ᐈ Novena di San Giuseppe Vaz

Novena e preghiera più potenti di San Giuseppe Vaz . Pregate questa Novena di San Giuseppe Vaz per le vostre intenzioni chiedendo a San Giuseppe Vaz di intercedere presso Dio Padre, Suo Figlio Gesù Cristo e lo Spirito Santo per vostro conto!. Ci piace dire che è il santo patrono dello “Sri Lanka” perché anche se qualcosa può sembrare senza speranza, con Dio c’è sempre speranza.

Novena	San Giuseppe Vaz Novena
Inizia la novena	7 gennaio
Giorno di festa	16 gennaio
Santo patrono di	Sri Lanka

A proposito di San Giuseppe Vaz

Padre Joseph Vaz nacque il 21 aprile 1651 in India. Era un Goan, nato a Benaulim, ed è cresciuto nei villaggi di Benaulim e Sancoale. Quando è cresciuto, suo padre lo ha mandato in una scuola a Benaulim per imparare il latino come preparazione per i suoi studi sacerdotali. Joseph Vaz fece così rapidi progressi nei suoi studi che suo padre decise di mandarlo nella città di Goa, al Collegio dei Gesuiti di San Paolo. Terminati gli studi presso i gesuiti, Joseph Vaz entrò nell’Accademia di San Tommaso d’Aquino per gli studi filosofici e teologici. Nel 1676 fu ordinato sacerdote.

Come gli sia arrivata la chiamata alla missione, non lo sappiamo esattamente. Conosceva la miseria dei cattolici di Ceylon (Sri Lanka) e il loro completo abbandono. Ceylon era un paese buddista. Ma c’era, a quel tempo, un gran numero di cattolici che vivevano sull’isola senza un prete o una chiesa. Nel 1658 gli olandesi, essendo aderenti alla Chiesa riformata olandese e temendo che i cattolici avrebbero sostenuto i portoghesi, iniziarono a perseguitare i cattolici, vietando la pratica della fede cattolica nel loro territorio. Il cuore di Joseph Vaz ardeva di andare a salvare ad ogni costo la Chiesa di Ceylon.

Presentò alle autorità ecclesiastiche la sua richiesta di recarsi a Ceylon. Ma gli fu chiesto di servire i cattolici abbandonati di Canara (Karnataka) nell’India sudoccidentale. Joseph Vaz ha vissuto a Canara per 4 anni. In quel periodo diede forma alla chiesa di Mangalore, dove era arrivato nel 1682. Costruì chiese e cappelle. In molti villaggi aprì una piccola scuola, nominò un catechista e provvide istituendo confraternite per il mantenimento della chiesa.

Nel 1684 Joseph Vaz tornò a Goa. Lì trovò una piccola comunità di sacerdoti di Goa presso la chiesa della Croce dei Miracoli. Entrò in questa minuscola comunità e ne fu eletto superiore. Nel giro di pochi mesi, altri sette sacerdoti si unirono alla comunità e le diedero nuovo slancio. Per dare una forma di stabilità alla comunità, Joseph Vaz ha poi organizzato la comunità di Goa nell’Istituto Oratoriano dei Milagristi di Goa. Si presume che l’Oratorio di Goa di San Filippo Neri sia la prima comunità religiosa di rito latino completamente autoctona in Asia. Questa comunità sacerdotale indigena era il gruppo ideale per lavorare a Ceylon e restaurare lì la Chiesa cattolica. Dopo una permanenza di sei mesi nell’Oratorio, nel marzo 1686, Joseph Vaz partì per Ceylon. Nell’aprile del 1687 sbarcò a Ceylon come un povero mendicante.

Nel 1658, 120 missionari cattolici avevano lasciato Ceylon e le chiese furono chiuse o distrutte. Dal 1658 al 1687 i cattolici furono isolati: niente prete, niente sacramenti e niente chiesa. Joseph Vaz arrivò a Jaffna. Ha iniziato la sua vita a Ceylon senza alcun supporto logistico. Con un rosario al collo mendicava di porta in porta per la sua sopravvivenza. Fu così che entrò in contatto con i cattolici. Joseph Vaz è stato il primo missionario non europeo a venire a Ceylon. È venuto, non mandato da autorità civili, regie o ecclesiastiche. Ed è venuto nella semplicità e nella povertà, senza il sostegno o la protezione di una Chiesa istituzionale.

Il comandante olandese di Jaffna ha notato la rinascita della vita cattolica nel suo distretto. La notte di Natale del 1689, due anni dopo che Joseph Vaz aveva iniziato il suo apostolato, il comandante notò la presenza del sacerdote. Trecento cristiani furono imprigionati. Ma Joseph Vaz non era tra i prigionieri. Nessuno sa come sia scappato.

Con l’aiuto di alcuni cattolici, si recò a Puttalam poiché questo faceva parte del regno di Kandy al di fuori dell’autorità olandese. Joseph Vaz aveva scelto Kandy come centro del suo apostolato per sfuggire alla vigilanza degli olandesi. Ma, non appena il re, Vimaladharma Surya II, fu informato, Joseph Vaz fu legato in catene e condotto in una prigione a Kandy, poiché era visto come una spia straniera. Joseph Vaz aveva studiato tamil e ora, a Jaffna, in carcere, ha iniziato a studiare la lingua locale, il singalese. Nel 1693 il re liberò il sacerdote. Non appena ottenne la libertà di ministrare ai cattolici della città, Joseph Vaz fece costruire dal popolo una semplice chiesa e la dedicò alla Madonna.

Nel 1696 ci fu una prolungata siccità a Kandy. Il re era molto angosciato e chiese ai più alti capi religiosi buddisti del suo regno di celebrare le loro cerimonie per invocare la pioggia. Ma non è servito a niente. Il re chiese quindi a Joseph Vaz di pregare il suo Dio e ottenere la pioggia per il regno. Joseph Vaz ha risposto alla richiesta del re con una preghiera nella pubblica piazza il giorno successivo. Ha portato una pioggia così abbondante che Joseph Vaz ha vinto la simpatia del re, la libertà per se stesso e il permesso di portare più sacerdoti dall’Oratorio di Goa. In una lettera datata 10 febbraio 1696, il Vescovo di Cochin nominò Joseph Vaz suo Vicario Generale con piena giurisdizione, sia spirituale che temporale, sull’intera isola di Ceylon. Nel 1696 iniziarono ad arrivare sull’isola i Padri dell’Oratorio di Goa e fu così istituita una missione debitamente costituita.

Joseph Vaz intraprese lunghi viaggi missionari in gran parte dell’ovest dell’isola. Entrò anche nella città di Colombo, e continuò questo viaggio e il suo apostolato missionario a Gurubavilla, Malwana Sitawaka, Soffragan. Tra aprile e novembre 1698, Joseph Vaz fece la sua seconda visita a Colombo. Da lì ha continuato il suo viaggio apostolico attraverso Negombo, Mantota, Mannar, Vanny, Kalpitya, Punarym, Jaffna, Trincomalee, Puliyadiva e Batticaloa. Nel 1699 andò oltre Malwana e battezzò più o meno mille persone. Negli anni 1700, 1704 e 1705, Joseph Vaz intraprese ulteriori viaggi missionari a Puttalam, Mantota, Vanny, Allanbil, Kottiyar, Trincomalee, Batticaloa, Pungadda e l’isola di Neduntivu nel nord. Oggi nello Sri Lanka, nove diocesi su dodici comprendono l’area di questi distretti eretti da Joseph Vaz. Nel 1705 fu Joseph Vaz ad ampliare il piccolo santuario di Nostra Signora di Madhu.

Nel 1703 papa Clemente XI (1700-1721) inviò un legato che propose di nominare Joseph Vaz Vicario Apostolico di Ceylon. Joseph Vaz declinò umilmente l’offerta di essere il primo Vicario Apostolico di Ceylon. Ma vescovo o no, Joseph Vaz amministrava la Chiesa in tutto il Paese come avrebbe fatto un vescovo.

Nel 1710, Joseph Vaz era completamente esausto. Morì il 16 gennaio 1711. Aveva trascorso 24 anni di instancabile lavoro nella missione di Ceylon. Aveva 59 anni. Ha lasciato un’eredità meravigliosa: 70.000 cattolici, 15 chiese e 400 cappelle. Ha tradotto in singalese e tamil, le lingue locali, varie preghiere e un catechismo. Dopo la sua morte, il suo esempio ei suoi metodi di lavoro apostolico lo hanno reso una continua ispirazione per i sacerdoti dello Sri Lanka. Quando i Missionari Oblati di Maria Immacolata vennero in Sri Lanka nel 1857, furono in grado di costruire e continuare p. Il lavoro apostolico di Vaz.

Novena a San Giuseppe Vaz

San Giuseppe Vaz Novena Giorno 1

Cominciamo, Nel nome del Padre, e del Figlio, e dello Spirito Santo. Amen.

Il nostro caro patrono San Giuseppe Vaz: Sei stato una persona di grande cuore con uno zelo appassionato per Cristo nostro Salvatore nella tua vita di predicatore della Parola di Dio. Con il tuo ardente impegno e i tuoi doni spirituali hai portato le persone a Cristo, hai cambiato il cuore di molti, hai guarito i malati, educato gli svantaggiati, difeso e aiutato i perseguitati, consolato gli afflitti, operato miracoli per mostrare la forza del nome di Gesù . O Dio, per intercessione di San Giuseppe Vaz: donaci lo spirito di discernimento e i doni dello Spirito Santo: amore, gioia, pace, pazienza, gentilezza, bontà, fiducia, mansuetudine e autocontrollo. Accresci la nostra fede e facci crescere nelle virtù della prudenza, della giustizia, della temperanza e della fortezza. Mandaci angeli pieni di amore e affetto. Donaci la forza di custodire la tua creazione, la nostra casa comune e lavorare per la sostenibilità del nostro pianeta. Concedici la saggezza per lavorare in unità con le persone di tutte le razze e religioni e per fare la nostra parte per rimuovere le disuguaglianze sociali ed economiche, per assistere gli emarginati e gli abbandonati e per portare la pace e l’armonia. Rendici generosi discepoli di tuo Figlio per ascoltare i suggerimenti interiori e lavorare così per la fede, la giustizia e la pace. Possa San Giuseppe Vaz intercedere per noi nel cammino della nostra vita per imitare il nostro Maestro e Signore Gesù. Possa San Giuseppe Vaz essere la nostra ispirazione e modello nella nostra vita terrena per far parte del Regno di Dio. Rendici generosi discepoli di tuo Figlio per ascoltare i suggerimenti interiori e lavorare così per la fede, la giustizia e la pace. Possa San Giuseppe Vaz intercedere per noi nel cammino della nostra vita per imitare il nostro Maestro e Signore Gesù. Possa San Giuseppe Vaz essere la nostra ispirazione e modello nella nostra vita terrena per far parte del Regno di Dio. Rendici generosi discepoli di tuo Figlio per ascoltare i suggerimenti interiori e lavorare così per la fede, la giustizia e la pace. Possa San Giuseppe Vaz intercedere per noi nel cammino della nostra vita per imitare il nostro Maestro e Signore Gesù. Possa San Giuseppe Vaz essere la nostra ispirazione e modello nella nostra vita terrena per far parte del Regno di Dio.

Amen